TERAPIA D'URGENZA, il forum della fiction

Fan Fiction, Create la vostra Terapia

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$fede90$
view post Posted on 30/10/2008, 21:47




Le parole di Nicola fanno male come un pugno nello stomaco...
Bella faccia tosta ha a chiedere perchè lei e Valerio si siano lasciati...
Nicola ha iniziato a girarle intorno quando ancora stava con Valerio e lei che stava vivendo con quest'ultimo un periodo non molto facile non è riuscita a mantenere le distanze dal collega,si è lasciata andare ed ha preferito Nicola a Valerio anche se ora questa decisione non la convince più come un tempo...

Esther nota sempre di più lo sconforto di Marina,non sa cosa fare se non starle vicina...
 
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hyperspace
view post Posted on 31/10/2008, 14:23




Laura è immobile sempre più pallida... le parole di Nicola l'hanno ferita come non mai e si sente mancare...
"Laura!!!" esplode Nicola "Laura che succede?" Laura è scivolata dalla sedia, svenuta ed ora è a terra priva di sensi...
"Che stupido che sono!!! Non capire... non capirti!!" Apre subito la porta e "Giulia presto una barella, Laura si è sentita male!!"

Esther intanto è alla macchinetta del caffè. Un po' confusa, tra il trambusto del lavoro e la testa che corre verso Marina.
"Dolce o amaro?" Una voce alle spalle la riporta sulla terra.
"cosa?! Io.." Esther si gira... dietro di lei Marina, con gli occhi che l'abbracciano.
"Marina devi smetterla di venirmi sempre alle spalle... e poi sparire..." continua.
"I veri intenditori di caffè dicono che si beve amaro, ma un po' di zucchero nella vita male non fa!! E poi non è vero che ti vengo sempre alle spalle... se la macchinetta del caffè è così interessante per te..."
Esther la guarda e dai suoi occhi appare come una richiesta "vorrei essere con te altrove... portami via..."
Un sms arriva al celluare di Marina. E' di Lucrezia che vuole vederla, dopo il lavoro.
"Devo vedere mia sorella appena esco" le dice Marina "ma per tutto l'oro del mondo stasera vorrei vederti"
Esther la guarda "Marina anch'io ho bisogno di vederti. Chiamami appena sei libera... ma non ti sognare di trattarmi come fa Aldo se no io..."
 
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$fede90$
view post Posted on 31/10/2008, 14:56




-Laura amore,ti prego, rispondimi.- continua a ripetere Nicola che non riesce a fare altro.
Valerio, accorso dopo aver sentito il trambusto confida a Giulia che Laura ha bisogno di essere operata subito e le chiede di allontanare Nicola…

-Se no tu cosa?- insinua Marina passandole una mano tra i capelli- saresti capace di mollarmi come hai fatto con Aldo? Non credo che saresti in grado di farlo…- e se ne va con un sorriso un po’ troppo malizioso e al tempo stesso triste.
 
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hyperspace
view post Posted on 31/10/2008, 17:40




Intanto all’accettazione Teresa sta avendo una strana conversazione al telefono: “Ma no dai… ti ho detto che non posso stasera… dai non ce la faccio… vai tu a prendere le foto…”
Si gira e si trova addosso gli occhi di Malosti.
“Scusa devo andare siamo in emergenza” e riattacca. “Posso fare qualcosa per lei Dr. Malosti?”
“Sì Teresa grazie… “ Malosti mugugna “la sala 1 è libera per il paziente con il sospetto caso di peritonite? … ma cos’ha fatto lì (indicando il volto) cos’è successo?”
“Un incontro un po’ troppo ravvicinato con la mamma di un piccolo ferito di questa mattina, ma non è niente…” Toccandosi il volto “ e la sala 1 è libera proceda pure”
Malosti si allontana subito.
“Certo che c’è in giro della gente con un caratteraccio!!!” alle sue spalle Rocco che la guarda “E tu come l’hai ridotta la tua avversaria se tu sei ferita così?” Dice strizzandole l’occhio.
“Caratteraccio un corno!!” Teresa replica “Credi che io abbia un caratteraccio?”
Rocco: “Non so Teresa… ho letto che al tempo dei greci sul tempio di Delfi era scritto conosci te stesso… non so che fine abbia fatto quel tempio… deve essere crollato!!!”
“Vai Rocco, vai che ho da fare!” e Teresa lo invita ad andarsene

Edited by hyperspace - 3/11/2008, 14:33
 
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Steviethebest
view post Posted on 1/11/2008, 15:12




esther è ancora a bocca aperta x la risposta di marina...sembra quasi turbata ma alla fine le si stampa un dolce sorriso sulla bocca....
-cs sogni?-le si avvicina rocco...
-eh cosa?-
-va beh via bella addormentata Malosti ti aspetta...-
-mamma mia nn ci si ferma un minuto....-
-eh beh del resto non puoi chiedere ke il mondo si fermi..-
-nn mi permetterei mai ahhahh-e si allontana..

intanto marina si cambia in sala medici....
-mamma mia che giornata-dice entrando ettore....senza occorgersi di marina
-...e quando diventerai un dottore vero e proprio sarà ancora peggio-
-uh scusi dottoressa ranieri nn l'avevo vista....esco subito...-
-no no stai stai ke io ho fatto....-
-buon per lei che ha finito...-
-vorresti dire che cn tutto quello che fo dovrei ancora lavorare?-
-no no ci mancherebbe dottoressa io...-
-scherzavo ettore tranquillo-esce sorridendo marina...
-scherzava...mah..-dice tra sè e sè...

-lucrezia?-marina entrando a casa....
-marina-appare lucrezia dal bagno....-hai la tua valigetta..-
-cosa?-sorpresa-senti dobbiamo parlare-
-non adesso...-
-come ma io pensavo che...-
-non pensare marina e dammi quella valigetta..-
-e che ci vuoi fare ho solo alcune medicine e i miei strumenti per...-
lucrezia le strappa la valigetta di mano...e va in bagno
-cosa sta succedendo si può...-seguendola...
nel bagno c'è lo stesso uomo che era stato aggedito allo specchio tutto insanguinato...
-cosa è successo...-
-nulla nulla marina ci penso io..-
-l'hanno pikkiato?-
-no è caduto dalle scal...-
-non dirmi cavolate va portato all'ospedale...-
-no neanche per sogno..sn ankio un medico...-
-veramente a quanto ne so io la tesi non l'hai ancora presentata....-
-ma cosa ne sai te di me che te ne sei andata via?-
-vorresti dire che hai smesso di metterti nei casini e ti sei laureata?-
-beh...ma chi cavolo sei per giudicarmi?-
-sono tua sorella e ti ho levata dai casini tante di quelle volte che...-
-io non te l'ho mai chiesto e..poi io nn ho più una sorella una come te nn è mia sorella...-
-una cm me?cosa vuoi dire?omosessuale?-
-sì chiamati come vuoi ma sempre dell'altra sponda sei mi fai schifo....nn mi hai mai detto nulla...e se ora fai parola d qualcosa-indicando l'uomo-dico tutto ai nostri genitori...lo sai cm la pensa babbo...mi è sempre stato col fiato sul collo a controllare le mie amiche...-
-papà sa tutto e anke la mamma e da tanto tempo io me ne sn andata xkè questa mia diversità l'accettavano solo loro...papà avrà avuto solo paura che tu soffrissi cm me...-
-o ke fossi come te!-
-no te hai un'idea distorta della realtà...-
-te mi hai abbandonata e sapevi quanto bisogno avevo di avere una sorella...se poi io passo da un casino all'altro è anke colpa tua...-
-cosa vuoi?per cosa sei venuta qui da me-
-io....volevo chiederti....dei...-
-soldi?-in tono di sfida
-no...pensi ke io nn voglia altro...-
-visto ke ti hanno blokkato il patrimonio in modo ke tu nn possa mandarci in rovina sì!-
-invece ero venuta qui xkè ho deciso di finire e mi semrvivi per finire la tesi....-
marina la guarda sorpresa e finge di crederci ma sa beniximo che sua sorella nn può essere lì solo per quello...
l'uomo intanto che aveva ascoltato tutta la discussione svine improvvisamente e il botto fa girare le due sorelle..
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saturni
view post Posted on 6/12/2008, 20:44




Proseguimento di della Fan Fiction a quanto pare, sedotta ed abbandonata.

Capitolo 1

"Accidenti!" esclamò Marina raggiungendo l'uomo.
"E'... è morto?" le chiese Lucrezia terrorizzata.
"No ma... se non ci sbrighiamo a portarlo in ospedale, lo sarà molto presto!"
"Oh mio Dio!"
"Lascia stare Dio dov'é e... chiama un ambulanza!"
Lucrezia però rimase a fissarla in silenzio.
"Lucrezia!" le urlò Marina.
"Cosa!"
"Maldizione! Chiama subito un ambulanza!"
"Non... non posso!" balbettò Lucrezia sempre più terrorizzata.
"Dammi quel maledetto telefono!" le urlò Marina strappandole il cellulare di mano e raggiungendo la porta del bagno aggiunse. " Nel frattempo controllagli il respiro e le pulsazioni!" le disse prima di allontanarsi.
Lucrezia si inginocchiò accanto all'amico e prendendo un respiro profondo fece come le aveva detto Marina.
"Come sta?" le chiese Marina tornando da lei.
"Credo... credo sia solo svenuto." rispose Lucrezia
"L'ambulanza è in arrivo!" le fece sapere Marina prima di inginocchiarsi a sua volta per cotrollare la situazione. "Cosa gli è successo?" le chiese tornando a guardarla.
Lucrezia non rispose.
"Non vedo alcuna ferita d'arma da fuoco o tagli." mormorò Marina osservando confusa l'uomo che giaceva incosciente sul pavimento del suo bagno.
"Credo che... che lo abbiano picchiato."
"Chi?" le chiese Marina affrettandosi a sbottonargli la camicia.
"Dei tipi..."
"E' probabile che abbia un emorragia interna..." mormorò Marina notando i lividi sul torace di quell'uomo. "E forse... anche un paio di costole fratturate."
"Accidenti!" esclamò Lucrezia gli occhi sempre più lucidi.
In quel momento, sentirono il campanello della porta.
"Vai ad aprire!" le disse Marina.
Lucrezia si alzò dal pavimento e allontanandosi andò ad aprire la porta.

Edited by saturni - 2/1/2009, 20:29
 
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FragileGuerriera
view post Posted on 6/12/2008, 22:52




Wow,allora forse questa fiction non è finita!
 
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saturni
view post Posted on 6/12/2008, 23:52




Capitolo 2

I paramedici raggiunsero Marina nel bagno e dopo un attento controllo delle funzioni vitali, caricarono l'uomo su una barella, per trasportarlo al Morandini.
Marina e Lucrezia, seguirono l'ambulanza con la loro auto.
"Si può sapere, chi accidenti è quell'uomo?" le chiese Marina.
"Un amico..."
"Però. Begli amici che hai."
"Sempre meglio dei tuoi!"
"Vera... è stata qualcosa di più di una semplice amica." le fece notare Marina.
"Fino a li, c'ero arrivata!"
"Perché lo hanno picchiato?"
"Volevano i loro soldi indietro..."
"Di quanti soldi stiamo parlando?"
"Diecimila euro!"
Marina scosse leggermente la testa. "E tu che cosa c'entri con quell'uomo?"
Lucrezia non rispose.
"Stanno cercando anche te?" le chiese Marina cominciando a preoccuparsi.
Lucrezia distolse lo sguardo e si mise a fissare l'ambulanza davanti a lei.
"Fa come vuoi..." le disse Marina cominciando a stancarsi del suo mutismo. "Vorrà dire... che quando ti avranno ammazzata... perché è questo che succederà, non è vero?"
Lucrezia tornò a guadarla con il terrore dipinto negli occhi.
"Beh... vorrà dire... che ti faremo un bel funerale." continuò Marina come se niente fosse.
"No! Se gli dò i soldi non mi faranno niente!"
"Quindi... è per questo che sei venuta? Non per me ma... per i soldi?"
Lucrezia non rispose.
"Non ho tutti quei soldi ma...anche se li avessi, non te li darei mai!"
Lucrezia la fulminò con lo sguardo. "Sei la solita! Ti piace sempre controllare tutto e tutti!"
"Veramente Lucrezia... quella che controlla sempre tutto e tutti, sei tu! Anche in questo momento... stai cercano di farmi sentire in colpa per convincermi a darti quei soldi ma... con me non funziona più! Sono stanca di te e dei tuoi capricci. Io non ti devo proprio niente quindi... perché non la smetti di fare la bambina e cominci a cescere un pò!"
"E secondo te... che cosa dovrei fare?! Farmi ammazzare da quei tipi?!"
"Non credo che gli convenga molto ucciderti. Non se rivogliono indietro i loro soldi."
"Che però, guarda caso, io non ho!"
"Chiedi un prestito in banca."
Lucrezia scopiò a ridere.
"Mamma e papà ti hanno lasciato l'appartamento. Puoi usarlo come garanzia."
"E poi... come restituisco i soldi alla banca?!"
"Potresti fare come me e... trovarti un lavoro."
"Si. Magari in un McDonald?"
"Perché no ma... credo che tu possa trovare di meglio."
Lucrezia non rispose.

Edited by saturni - 2/1/2009, 19:57
 
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saturni
view post Posted on 7/12/2008, 00:07




Capitolo 3

Arrivate al Morandini Marina e Lucrezia seguirno i paramedici fin dentro al pronto soccorso.
Ester, nel vederle entrare, andò loro incontro.
"E' successo qualcosa?" chiese loro, sorpresa di trovarle lì.
"Un amico di Lucrezia ha avuto un incidente." rispose Marina.
"Ma voi state bene, vero?" le chiese preoccupata.
"Si. Si. Noi stiamo bene." le confermò Marina.
"Ester!" la chiamò a receptionist che si trovava dietro al banco dell'accettazione.
"Si?" rispose Ester voltandosi a guardarla.
"In sala operatoria 2, hanno bisogno di un infermiera."
"Di loro, che sto arrivando!" rispose Ester.
"Va bene." mormorò la giovane receptionist.
"Devo andare..." disse loro Ester tornando a guardarle.
"Si. Certo. Vai pure." rispose Marina.
"A dopo." mormorò Ester prima di allontanarsi.
"E quella chi é?" le chiese Lucrezia una volta rimaste sole.
"Nessuno!" tagliò corto Marina arrossendo imbarazzata.
"A me non sembra proprio..."
Marina la guardò confusa.
"Ho visto come la guardavi." continuò Lucrezia. "E' per lei, che hai lasciato quella Vera della segreteria?"
Marina però non rispose.
"E' una cosa seria?"
"Cosa?"
"La storia tra te e quella Ester?"
"Adesso che fai... ti preoccupi per me?"
"Sono solo curiosa. Tutto quì! Prima scopro che sei gay e adesso... ti trovo circondata da donne che farebbero a pugni, tra loro, pur di averti..." ironizzò Lucrezia.
"Tra me ed Eter non c'è proprio niente!" tagliò corto Marina addentrandosi con lei all'interno del pronto soccorso.
"Ne sei certa?"
"Si! Ester ha lasciato da poco il suo fidanzato e... e comunque tra noi c'è stato solo un bacio. Un bacio innocente. Tutto quì!" le confessò Marina per niente convinta delle sue stesse parole.
"Ma... ti piacerebbe se tra voi due, ci fosse qualcosa di più, non è vero?"
"Quello che mi piacerebbe o non mi piacerebbe non ha importanza. Ester non è interessata a me! E questo è tutto!"
"Veramente... da quello che ho visto, a me non sembra proprio."
"Che vuoi dire?" le chiese Marina sorpresa.
"Mah... non so... direi che... dal modo in cui ti guardava, a me sembrava molto interessata."
"Non dire sciochezze Ester è etero..."
Erano appena arrivati fuori dalla sala operatoria 2 quando il dottor Danieli uscì fuori.
"Mi dispiace..." disse loro scotendo leggermente la testa.
"E morto?!" esclamò Lucrezia incredula.
Il dottor Danieli annuì.
"Oh mio dio! No! Non è possibile!" urlò Lucrezia scoppiando a piangere.
"Mi dispiace..." le confermò il dottor Danieli prima di allontanarsi.
Marina la strinse a se.
"Non ci posso credere..." mormorò Lucrezia menre le lacrime le scendevano copiose dagli occhi.
Marina la prese e raggiungendo una delle sedie che si trovavano fuori dalla sala operatoria la fece sedere.
"Mi dispiace tanto..." le disse accarezzandole dolcemente la testa.
In qul momento, anche Ester uscì dalla sala operatoria e nel vederle le raggiunse. "Abbiamo fatto del nostro meglio ma... aveva già perso troppo sangue." disse loro sedendosi accanto a Marina.
Marina annuì. "Grazie lo stesso." le disse accennando un sorriso.
"Volete che vi porti, qualcosa di caldo da bere?"
"Lucrezia?"
"Si?" rispose lei tornando a guardarla con gli occhi arrossati.
"Vuoi bere qualcosa di caldo? Un te. Un caffé?" le chiese Marina.
"No." rispose Lucrezia e guardando Ester aggiunse. "Grazie."
Ester accennò un sorriso. "E tu Marina?" le chiese tornando a guardarla.
Marina scosse la testa. "No. Grazie Ester."
"Voglio tornare a casa..." mormorò Lucrezia.
"Si... Certo." rispose Marina facendola alzare dalla sedia.
"Vi accompagno..." disse Ester seguendole lungo il corridoio.
Una volta raggiunta l'uscita del pronto soccorso.
"Ci vediamo." mormorò Ester.
"Si e... grazie ancora di tutto." rispose Marina prima di allontanarsi con Lucrezia.
Ester si lasciò andare ad un sospiro e rimase a guardarle fino a quando sparirono dalla sua visuale.

Edited by saturni - 2/1/2009, 19:57
 
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madeline
view post Posted on 7/12/2008, 14:54




Mamma mia quanto tempo che nn leggevo novità su questa fan fiction!!!
Complimenti vedo che sta procedendo molto bene, brava saturni.
 
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view post Posted on 7/12/2008, 17:57
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CITAZIONE (saturni @ 7/12/2008, 00:07)
Ester ha lasciato da poco il suo fidanzato e... e comunque tra noi c'è stato solo un bacio. Un bacio innocente. Tutto quì!"

Oh,sì,MOOOOOOLTO INNOCENTE!!!!!!!!! :D :D :D :D :D :D
 
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$fede90$
view post Posted on 7/12/2008, 19:46




noooo...mitico,qualcuno ha continuato questa ff...appena ho un pò di tempo per rileggerla tutta(non ricordo praticamente quasi niente)partecipo anche io...
 
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saturni
view post Posted on 8/12/2008, 00:00




Capitolo 4

Il giorno seguente, Marina non si presentò a lavoro.
Ester provò a chiamarla per tutto il giorno al cellulare, senza però, riuscire a parlare con lei.
"Si può sapere che ti prende?" le chiese Teresa avendola notata, per tutto il giorno, particolarmente distratta.
"Perché?" rispose Ester.
"Ma... non so... è da questa mattina che mi sembri un pò... come dire, con la testa da tutt'altra parte."
"E solo che... che sono un pò preoccupata."
"Questo lo avevo intuito..." rispose Teresa. "Non starai mica ripensando ad Aldo, vero?"
Ester scosse leggermente la testa. "No. Aldo non c'entra niente è... è Marina... cioé... la dottoressa Ranieri." si corresse arrossendo imbarazzata.
"Pare che oggi... non sia venuta a causa di problemi familiari. Tu ne sai qualcosa?" le chiese Teresa.
"Ieri... è venuta con sua sorella ed un loro amico che però, è morto in sala operatioria."
"Oh..." mormorò Teresa. "Mi dispiace..."
Improvvisamente, il cellulare di Ester cominciò a suonare. Ester recuperò il cellulare dalla tasca. Prima di rispondere però, controllò il nome sul display. Era Marina.
"Scusami Teresa ma... devo proprio rispondere a questa telefonata." le disse ritrovando improvvisamene il sorriso e allontanandosi dal bancone rispose. "Marina?"
"Si. Ciao Ester."
"Va tutto bene? Ho provato a chiamarti ma..."
"Lo so. Mi dispiace ma... non potevo proprio rispondere."
"Dove sei?"
"A casa dei miei genitori."
"Oh... e... e Lucrezia... come stà tua sorella?"
"Male. Questa volta, l'ha combinata davvero grossa."
"Perché? Cos'ha fatto?"
"Lei e quel suo amico... ti ricordi il tipo che abbiamo portato ieri al pronto soccorso?"
"Quello che poi è morto?"
"Si. Proprio lui. Beh... è successo che lui e Lucrezia hanno chiesto dei soldi ad uno strozzino per iniziare un progetto insieme... purtroppo però, non sono più riusciti a restituirgli i soldi."
"E adesso?" le chiese Ester preoccupata.
"Beh... ho convinto Lucrezia a denunciare lo strozzino ma... ho dovuto portarla a casa dei miei genitori. Le hanno già procurato un avvocato e adesso, si stanno occupando di lei, almeno, fino a quando, non si saranno sistemate le cose."
"E tu... quando pensi di tornare?"
"Sto partendo ora e... se tutto va bene, sarò a Milano per questa sera. Domani ho il turno di mattina."
"Capisco... allora... ci vediamo domani."
"Vuoi dire... che anche tu... sei di turno domani mattina?"
"Si." mentì Ester arrossendo imbarazzata.
"Allora va bene... tra l'altro... volevo parlarti di una cosa."
"Di cosa?"
"Non ora. Preferisco che ne parliamo domani di persona."
"Come vuoi..." rispose Ester cominciando però a preoccuparsi.
"Ester?"
"Si?"
"Mi raccomando... quello che ti ho appena detto di Lucrezia, è una confidenza."
"Tranquilla Marina. Le mie labbra sono cucite."
"Grazie Ester. A domani."
"Si Marina... a domani e... guida con prudenza."
"Si. Grazie." rispose Marina interrompendo lì la telefonata.
Riposto il cellulare nella tasca Ester fece ritorno al bancone dell'accettazione.
"Tutto bene?" le chiese Teresa nel vederla tornare.
"Si. Grazie Teresa. E' tutto al posto. Senti..."
"Dimmi?"
"Domani pomeriggio, ho appuntamento con il dentista e... e ho bisogno di trovare qualcuno con cui fare il cambio di turno. Puoi darmi la lista delle infermiere che lavorano di mattina?"
"Scusa Ester ma... se ti fa male un dente... perché invece di cambiare il turno con un altra infermiera non te ne stai a casa?"
"No. Grazie Teresa ma... non mi fa poi così male." rispose Ester abbassando lo sguardo sempre più imbarazzata.
"Tieni!" le disse Teresa allungandole il foglio con la lista dei turni. "Io proprio non ti capisco Ester... sempre pronta a farti in quattro per gli altri e quando si tratta di te, niente! Non starai mica cercando di divetare una santa, vero?"
Se solo sapessi Teresa, pensò Ester tra se mentre i sensi di colpa cominciavano a divorarla da dentro e tornando a guardarla aggiunse. "Ti faccio avere la lista, appena ho trovato un cambio. Va bene?"
"Fa come vuoi Ester ma... se poi uccidi un pazziente... io non ne voglio sapere niente!" le urlò mentre lei si allontanava.
Una donna anziana che aveva appena raggiunto il bancone dell'accettazione la guardò spaventata.
"Stavamo solo scherzando..." provò a dirle Teresa abbozzando un sorriso.
"Credevo... credevo di stare poco bene ma... mi sbagliavo. Grazie lo stesso." le disse la donna avviandosi verso l'uscita del pronto soccorso.
"Davvero! Era solo uno scherzo!" le urlò Teresa.
"Terry... adesso, fai anche scappare i pazienti dal pronto soccorso?!" le disse Rocco sorridendo sotto i baffi.
"Teresa! E comuque... è stato solo un malinteso!"
"Si. Certo..." mormorò Rocco allontanandosi anche lui dal bancone.

Edited by saturni - 2/1/2009, 19:58
 
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madeline
view post Posted on 8/12/2008, 14:57




Ciao Saturni, qua la cosa si sta facendo interessante!!!!
Aspetto il nuovo capitolo!!!!!!!!!!
 
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saturni
view post Posted on 8/12/2008, 17:12




Capitolo 5

L'indomani, Marina ed Ester si incontrarono davanti all'entrata del pronto soccorso.
"Buon giorno." la salutò Marina felice di rivederla.
"Ben tornata." rispose Ester. Il sorriso che le illuminava il volto. "Dormito bene?" le chiese.
Insomma, pensò Marina tra se, non ho fatto che pensare a te per tutta la notte ma, a parte questo, diciamo di si.
Ester intanto, era rimasta a guararla in silenzio, in attesa di una sua risposta. "Marina?" le disse richiamando la sua attenzione.
"Si?"
"Allora? Hai dormito bene?" le chiese Ester sempre più confusa.
"Scusa." mormorò Marina tornando con la mente al presente. "Si ho dormito molto bene grazie." mentì lei.
Ester però, rimase a fissarla confusa.
"Ester... Dottoressa Ranieri..." le salutò Rocco precedendole all'interno del pronto soccorso.
"Ciao Rocco." rispose Ester distrattamente.
"Buon giorno Rocco." le fece eco Marina.
"Di cosa volevi parlarmi?" le chiese Ester una volta rimaste sole.
Prima però, che Marina avesse il tempo di risponderle, un ambulanza si fermò lì davanti.
Franco ed Eva uscirono dall'ambulanza con un giovane ferito.
"Cosa abbiamo?" chiese loro Marina.
"Diciassettenne! Caduto dal motorino! Probabile trauma cranico!" rispose Franco.
"Era senza casco?" gli chiese Marina.
"Lo abbiamo recuperato a qualche metro di distanza dall'incidente. E' probabile che lo abbia perso durante la caduta ma... non sappiamo se prima o dopo aver sbattuto la testa!" le spiegò Franco.
"Va bene. Portatelo di la. Io intanto, vado a cambiarmi e vi raggiungo!" disse loro Marina e tornando a guardare Ester. "Ne riparliamo più tardi?"
"Si. Certo Marina... A dopo." rispose Ester rimanendo a guardarla imbambolata.
Marina si precipitò all'interno del pronto soccorso. Salutò rapidamente Teresa, che si trovava già, dietro al banco dell'accettazione e si addentrò nei corridoi del Morandini.
"Ester?" le disse Teresa richiamando la sua attenzione.
"Si?" rispose Ester raggiungendola.
"Sbrigati a cambiarti. Stanno arrivando degli operai caduti da un'impalcatura!"
"Si!" rispose Ester affrettandosi a sua volta, all'interno del pronto soccorso.

Edited by saturni - 2/1/2009, 19:59
 
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574 replies since 22/10/2008, 23:12   20783 views
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